Tè Pu erh sheng cha 2015 – Terre de Chine: il tempo in una tazza

te cinese pu erh

Nel cuore della tradizione cinese del tè, esistono vere e proprie gemme capaci di raccontare storie antiche e profonde. Una di queste è Tè Pu erh  2015 – Terre de Chine, un tè Pu-erh Sheng che ha visto scorrere il tempo con pazienza e grazia, trasformandosi lentamente in un’esperienza sensoriale fuori dal comune.

Il valore del tempo

Questo tè è stato raccolto e lavorato nel 2015, e da allora ha seguito un processo naturale di invecchiamento, custodito con cura per sviluppare al meglio tutto il suo potenziale. Come accade con i grandi vini da invecchiamento, anche i migliori Pu-erh evolvono e migliorano col passare degli anni, arricchendosi di nuove sfumature aromatiche e profondità gustative.

Tè Pu erh 2015 è oggi un tè maturo, dalla complessità intensa:

  • Profumi profondi di terra umida e sottobosco,

  • Note evolute che ricordano il legno stagionato,

  • Retrogusto lungo e persistente, che avvolge il palato e invita alla meditazione.

Cos’è il Pu-erh? Una tradizione millenaria

Originario dello Yunnan, il tè Pu-erh è unico nel suo genere perché fermenta nel tempo. A differenza degli altri tè, che mantengono le loro caratteristiche invariate dopo l’essiccazione, il Pu-erh continua a trasformarsi. Questo lo rende uno dei pochi tè da collezione, ricercato tanto dai conoscitori quanto da chi cerca un’esperienza nuova e significativa.

Ne esistono due tipologie principali:

  • Pu-erh Sheng (crudo): come questo, è lasciato invecchiare naturalmente per anni. Ha un gusto complesso, in continua evoluzione, e richiede tempo e pazienza per esprimersi al meglio.

  • Pu-erh Shu (maturo): subisce una fermentazione più rapida e controllata, offrendo un sapore più morbido, terroso e immediato.

Un rituale lento, per chi ama la profondità

Preparare e gustare un Pu-erh come Terre de Chine è molto più di bere una bevanda calda. È un rituale di lentezza e consapevolezza, in cui ogni infusione porta alla luce nuove sfaccettature, nuove emozioni.

Ogni sorso diventa un viaggio nella memoria della pianta, nel tempo che l’ha formata, e nel nostro tempo, che ci invita a rallentare e ad ascoltare.

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